Convertire lo spreco in occasione
Ogni giorno milioni di persone si muovono all’unisono, perfetti sconosciuti si incrociano e raggiungono gli stessi luoghi.
Ogni giorno mezzi di trasporto differenti corrono lungo le stesse strade ricolme di automobili e mezzi pesanti, il cui utilizzo incide non poco sull’inquinamento atmosferico.
Nell’attuale economia globalizzata l’accesso istantaneo ad ogni tipo di bene, coadiuvato dalla possibilità di ridurre al minimo le attese ed i tempi di ricerca grazie agli acquisti in remoto, accelera a ritmo crescente i tempi di consumo e i relativi sprechi.
Lo spreco in questione non riguarda solo il sistema delle merci usa e getta, ma coinvolge direttamente anche le modalità e le tempistiche di consegna di esse.
Infatti, circa il 24% dei mezzi di trasporto viaggia vuoto, o quasi, e l’inutilizzo di quello spazio vuoto corrisponde ad uno spreco di risorse energetiche non rinnovabili e ad una porzione massiccia di inquinamento da gas di scarico.
Grazie all’intuizione di un gruppo di professionisti italiani, il sistema degli sprechi oggi diventa un nuovo mercato per mezzo dell’app SiWeGO.
Il viaggio di SiWeGO
SiWeGO è una startup italiana presente sul mercato solo dallo scorso febbraio e già propone una ricca varietà di servizi capaci di rinnovare la logistica del trasporto merci.
Marcello Favalli, Co-fondatore e Ceo di SiWeGO, racconta di aver avuto l’idea di creare una rete di cooperazione accessibile a tutti per il ritiro e la consegna merci per via della sua esperienza professionale.
Già responsabile commerciale per diverse multinazionali, Favalli racconta di aver gestito spesso anche problemi di logistica, consegnando personalmente la merce ai singoli clienti pur di soddisfare le loro richieste.
L’impegno personale nei giri visita ha acceso una lampadina: aderendo ai principi della sharing economy ha pensato di estendere la condivisione dei mezzi di trasporto al piano della distribuzione merci.
SiWeGO, infatti, consente di mettere in contatto, grazie a match prodotti da un elaborato algoritmo, persone interessate a spedire e a consegnare pacchi.
Grazie alla coincidenza tra le tratte di ritiro e consegna e i percorsi già stilati da chi dovrà effettuare i trasporti, la merce viene ritirata e portata a destinazione senza deviazioni di percorso, il tutto con una radicale riduzione dello spreco di risorse e dei costi di consegna.
Alla base della start up trentina c’è il riutilizzo di più formule commerciali già presenti sul mercato da diverso tempo, in particolare il car sharing e la borsa carichi.
Ciò che ha fatto la squadra di SiWeGO è stato riutilizzare la tecnologia e i principi fiscali già esistenti con nuovi obbiettivi.
Lo scopo dell’applicazione, il cui slogan smart eco transport rende con immediatezza l’anima del progetto, è di proporre un uso etico dei mezzi di trasporto creando la possibilità, attraverso la condivisione di essi, di utilizzarne l’intera capienza.
La tecnologia smart consente di visualizzare in tempo reale i percorsi dei trasportatori e, come accade con Blablacar, prenotare un posto in auto o camion, o altro mezzo di trasporto, per la propria merce.
In termini pratici, dunque, non c’è solo una condivisione del mezzo, ma anche del proprio tempo che viene adeguatamente retribuito.
SiWeGO si inserisce nei segmenti vuoti dei viaggi individuali, che sia di professionisti o cittadini: indipendentemente dal fatto che siamo impegnati in un viaggio di lavoro o piacere, o nella quotidiana tratta percorsa per tornare a casa, SiWeGO si inserisce in quel segmento libero, perché lungo ogni tratta può esserci un pacco da ritirare e consegnare.
Così anche la passeggiata quotidiana può diventare occasione di guadagno ad impatto ridotto.
La riduzione di emissioni di CO2 è garantita dal momento che usare tratte di viaggio già prescritte per consegnare più merci, significa mettere sulle strade meno mezzi di trasporto.
Ma in termini di riduzioni dello spreco la vera innovazione è costituita dal coinvolgimento dei singoli cittadini.
Con l’opzione SiWeGO Easy ogni cittadino può spedire e consegnare un pacco, e dunque utilizzare in modo efficiente il tempo ugualmente speso in viaggio, fornendo un servizio agli altri.
Economia in movimento
Il coinvolgimento dei non professionisti nella distribuzione di merci è un passo avanti notevole rispetto alla già esistente borsa carichi, perché garantisce l’utilizzo di più mezzi, e dello spazio usualmente meno utilizzato nelle automobili, e di conseguenza l’esistenza di un forte sistema di comunicazione e spostamento che garantisce un’economia in costante movimento.
L’idea delle we-economy risuona anche nel nome dell’azienda, che non segue una struttura piramidale: il tono esortativo del nome, mutuato dall’americano yes we can, porta nel suo Sì iniziale tutta la forte identità italiana e ci spinge ad intraprendere questo viaggio insieme.
Alla stregua dei viaggi ecosostenibili, con SiWeGO ogni oggetto da noi utilizzato potrà viaggiare incidendo il meno possibile sul nostro patrimonio ambientale.
Siamo parte di questa collaborazione, scambio e circolarità di interessi, organi attivi dell’economia del Noi, per un uso più consapevole dei beni che abbiamo a disposizione.

Roberta è laureata in filosofia presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II, attualmente è borsista presso l’IISF di Napoli. Interessata alla ricerca per lo sviluppo di nuove tecnologie e la tutela dell’ambiente, è felice di collaborare con Atmosphera lab.