Ridurre le emissioni domestiche: il contributo del sistema dei trasporti.
Neutralità climatica entro il 2050? L’obiettivo del Patto Verde chiama in causa anche il sistema dei trasporti dal quale proviene il 25% delle emissioni totali di gas serra all’interno dell’UE.
L’analisi svolta dalla Commissione europea nella Comunicazione del 2011 – «Una tabella di marcia verso un’economia competitiva a basse emissioni di carbonio nel 2050» – individua il contributo proveniente dal sistema dei trasporti come fondamentale ai fini della transazione verso un’economia a basse emissioni di carbonio.
I numeri stimati dalla COM. 2011 sono promettenti: i trasporti potrebbero ridurre le emissioni domestiche di più del 60 % diventando più sostenibili grazie a una maggiore efficienza dei veicoli, all’uso di veicoli elettrici e di energia più pulita
Verso una mobilità europea a basse emissioni: l’obiettivo del Libro Bianco
La mobilità sostenibile è in cima all’agenda politica della Commissione Europea dal 2011, anno in cui ha emanato il Libro Bianco dal sottotitolo «Tabella di marcia verso uno spazio unico europeo dei trasporti: per una politica dei trasporti competitiva e sostenibile».
Il Libro Bianco del 2011 si propone di operare una profonda trasformazione nel settore dei trasporti dettando le linee guida di tale trasformazione tramite una tabella di marcia articolata in 40 punti volti a ridurre la dipendenza dell’UE dalle importazioni di petrolio, conseguire una logistica urbana sostanzialmente a zero emissioni nei principali centri entro il 2030 e ridurre le emissioni di CO2 dei trasporti del 60 % entro il 2050 (sulla base dei livelli di emissione del 1990).
Le reti TEN-T
Tra gli obiettivi predisposti dal Libro Bianco rientra il completamento delle reti di trasporto trans-europee (TEN-T, Trans-European Networks – Transport): un insieme d’infrastrutture di trasporto integrate previste per sostenere il mercato unico, garantire la libera circolazione delle merci e delle persone e rafforzare la crescita, l’occupazione e la competitività dell’Unione europea.
Rappresentano una delle tre classi costituenti delle reti trans-europee (affiancate dalle reti RTE-E operanti nel settore energetico e dalle reti eTEN, attive nel settore delle telecomunicazioni), nate nel 1992 con il Trattato di Maastricht.
Si tratta di reti nazionali interconnesse volte a rendere più efficiente il mercato interno e a conseguire obiettivi comuni in materia di sviluppo sostenibile, coesione economica e sociale, competitività e sicurezza dell’approvvigionamento energetico all’interno dell’Unione Europea.
La Rete TEN-T nello specifico, sostiene una politica per la decarbonizzazione dei trasporti e un ruolo attivo dell’UE nella lotta globale ai cambiamenti climatici.
Per un’Europa più connessa e più pulita
Il Regolamento UE 1315/2013 che ha definito la rete di trasporto trans-europea TEN-T, prevede la sua articolazione su due livelli:
– La Core Network, nucleo centrale della rete, comprendente le parti di rete globale che rivestono la più alta importanza strategica ai fini del conseguimento degli obiettivi per lo sviluppo della rete transeuropea dei trasporti (nodi urbani, nodi intermodali, connessioni multimodali). Ad essa è affidato il compito di collegare i 27 paesi dell’UE, costituendo il presupposto indispensabile per il raggiungimento dell’obiettivo del mercato unico.
– La Comprehensive Network, sezione periferica della rete, che mira a garantire la piena copertura del territorio dell’UE e l’accessibilità a tutte le regioni. La Comprehensive Network integra e interconnette la rete Core ed è costituita da tutte quelle infrastrutture di trasporto (stradale, ferroviaria, portuale, aeroportuale, centri intermodali) volte a realizzare gli obiettivi di coesione territoriale.
Il completamento del suo nucleo centrale (Core) è previsto entro il 2030, quello delle sezioni periferiche (Comprehensive) entro il 2050, anno in cui, secondo il Green Deal, l’UE dovrebbe raggiungere la neutralità climatica: zero emissioni nette di gas serra.
Tale obiettivo riguarda da vicino il settore dei trasporti, che nel 2017 ha rappresentato il 27% della produzione europea di CO2. Di tale proporzione il 72% è stato rappresentato dal trasporto su gomma, lo 0,5% da quello su rotaia. La diminuzione del primo a favore del secondo sul lungo raggio contribuirebbe all’abbattimento di incidenti e congestione stradale. Si stima che nel 2030, grazie alla rete TEN-t, il settore dei trasporti produrrà 72 milioni di tonnellate di CO2 in meno rispetto al 2017.
La mobilità sostenibile promossa dal progetto Ten-t è destinata a segnare una nuova era nel mondo dei trasporti.

Laureata in Filosofia presso l’Università degli Studi di Salerno e in Scienze Filosofiche presso l’Università degli Studi di Padova. Attualmente studia presso l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici. In Atmosphera lab ha trovato un canale in cui esprimersi.