Breve guida allo shopping sostenibile
Alcune tecniche per un acquisto etico, critico e consapevole
“Mamma, voglio quel cappotto!”
È l’urlo di una generazione immersa nello shopping sfrenato, abituata a proiettare i propri desideri su un immaginario costruito da influencer e media in generale.
“5-10-15-30-50…70% di sconto!” Gli occhi si sgranano, le dita battono fino a sanguinare sulla tastiera degli smartphone alla ricerca dell’affare del secolo, nulla fa mobilitare con tale concitazione tante persone, nemmeno un concerto di Michael Jackson. È il mondo dello shopping. Il sogno: immergersi nel “tutto a 1 euro” ed uscirne bagnati di complimenti per il proprio outfit.
Ma che impatto ha tutto ciò? Cosa comporta il movimento generato dalla frenesia di massa? Che impatto ambientale possono avere un paio di pantaloni acquistati a 3 euro?
Naturalmente un disastro! Sia da un punto di vista ambientale, sia umanitario. Ma invece di concentrarci sulle controindicazioni, passiamo alle valide alternative a tutto ciò.
In questi anni stiamo osservando la nascita di un nuovo fenomeno particolare. Un piccolo manipolo di persone coinvolte nella salvaguardia ambientale si fa portavoce di una metodologia di shopping più attenta e consapevole. Cerca di comunicare con tutte le proprie forze cosa si nasconde dietro alla nebulosa cortina di fumo innescata dall’acquisto compulsivo e indotto. Dunque, shopping da un lato, shopping sostenibile dall’altro.
Cosa significa esattamente Shopping Sostenibile?
Lo shopping sostenibile è un movimento e un processo di promozione del cambiamento del sistema dello shopping verso una maggiore integrità ecologica e giustizia sociale.
Come avviene nella pratica? Quali sono le scelte giuste da fare per imparare a risparmiare risorse naturali ed economiche?
Ecco una breve guida alle principali tecniche per un acquisto etico, critico e consapevole:
- Guardati intorno
A volte, la soluzione è sotto i tuoi occhi. Prova a fare un giro nel tuo quartiere o in centro città. Potresti trovare tutto ciò di cui hai bisogno a chilometro zero e scoprire che il tuo stilista preferito è il tuo vicino di casa!
- Ricicla creativamente rinnovando o riparando
Acquista capi di seconda mano – costano meno e a volte spaccano di brutto! Un capo con una storia da raccontare è molto accattivante. Altrimenti controlla ciò che hai nell’armadio con attenzione: in preda ad un art attack, potresti versare della vernice verde fluo rimasta dall’ultima volta che hai dipinto il garage per rendere la tua vecchia t-shirt bianca una geniale maglietta da sfoggiare durante un barboso pranzo domenicale con i tuoi parenti.
- Leggi l’etichetta
Le informazioni sono sempre utili! Sono un prezioso tesoro nascosto agli occhi dei meno curiosi. Leggendo l’etichetta potresti evitare di sbagliare il lavaggio dei tuoi pantaloni preferiti, evitando di trasformarli in portachiavi; hai la possibilità di scoprire i materiali con i quali è stato realizzato il capo e se sono adatti a te.
- Scegli la qualità
Non è detto che acquistare un berretto a 0,99 euro sia un buon investimento. Spesso, dovrai acquistarne un altro qualche settimana dopo. Piuttosto acquista ciò che è stato realizzato senza sfruttamenti, né di risorse né tanto meno di persone. Già questo dovrebbe essere sufficiente a prendere una posizione differente rispetto al classico acquisto “senza pensieri”. Con tutta probabilità, spendendo qualche soldino in più il vostro amato berretto durerà nel tempo, rendendo sensato l’investimento. Non fermatevi all’apparenza!

Matteo is about to get a degree in Philosophy and currently works as a Marketing Manager. He’s well experienced in digital marketing and contemporary French philosophy alike. After co-founding Atmosphera lab, he’s now ready to launch Theodore&Rachel, a brand producing sustainable clothing according to the principles of circular fashion.