Architettura simbiotica: Dubai, il progetto delle tre torri microclimatiche

Bioedilizia: natura e tecnologia per ottimizzare le condizioni climatiche esterne

Dialogo tra edifici ed ambiente circostante 

Troppo spesso siamo portati a pensare che l’edilizia sia spesso un qualcosa che contrasti la natura; eppure, numerosi esempi ci dimostrano il contrario. L’architettura simbiotica nasce proprio dalla volontà di trovare una sinergia tra natura e architettura.

L’edilizia green utilizza la tecnologia a servizio della sostenibilità ambientale al fine di creare complessi edifici architettonici in grado di dialogare con l’ambiente circostante. È infatti possibile costruire opere eccezionali e all’avanguardia combinando le ultime trovate in campo tecnologico con ciò che offre l’ambiente.

Cos’è l’edilizia sostenibile?

Facciamo una piccola digressione prima. Per capire meglio cosa fa l’edilizia sostenibile, viaggiamo nel tempo e prendiamo in prestito il concetto di “Diaresis”. Platone ci regala un esercizio di immaginazione proprio per farci intendere questo particolare concetto: vi ricordate da bambini quando – chissà perché – ci si divertiva a spezzare le foglie? Ebbene, c’era chi lo faceva brutalmente e chi invece le strappava assecondando le naturali venature che ogni foglia presenta.

Ecco, in tal modo è possibile costruire edifici entrando in rapporto con la natura invece di ignorarla e distruggerla: assecondandone le peculiarità, conoscendola, studiandola e in tal modo instaurando un dialogo, creando qualcosa di unico ed in costante dinamismo con essa. Ed è proprio questo il caso del progetto Symbiotic Towers, proposto dallo studio AmorphouStudio per Dubai.

Symbiotic Towers, un modello di bioedilizia

Le tre torri, collegate da una piazza a due livelli, sono state pensate per essere un modello di architettura simbiotica in grado di adattarsi nella maniera più efficiente possibile alle condizioni climatiche della città, evitando inutili sprechi energetici.

Per progettare l’intero complesso, architetti sono partiti dall’analisi dei dati ambientali: per ricoprire le tre torri è stato scelto un particolarissimo involucro bioclimatico intelligente, in grado di adattarsi alla variazione delle condizioni climatiche. Durante i mesi più caldi, gli edifici si modificano e ruotano per ridurre l’esposizione ai raggi solari.

La piazza inferiore e quella superiore costituiscono una vera e propria oasi verde. Sparsi per tutta l’area, infatti, troviamo alberi, acqua e ombrelli fotovoltaici: questi ultimi, attraverso la produzione di energia solare, alimentano un sistema di ventilazione incrociata. Il tutto si traduce in un ambiente microclimatico ideale nonostante le alte temperature che può raggiungere Dubai durante i mesi più caldi.

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