Atmospheralab.com
  • EcoMagazine
  • Chi siamo
  • Contatti
  • English
  • Menu Menu
  • Collegamento a Instagram
  • Collegamento a Facebook
  • Collegamento a X
  • Collegamento a LinkedIn
  • Collegamento a Youtube
Sei in: Home1 / Breve viaggio verso un business sostenibile2 / Arte3 / Breve viaggio verso un business sostenibile
  • Ikea applica diverse strategie per rendere il suo business sostenibile

Breve viaggio verso un business sostenibile

Il caso Ikea, tra profitto e impegno per l’ambiente

Obiettivo: economia circolare

È il 2805: la Terra è ormai stata abbandonata dagli esseri umani da secoli. WALL•E, l’ultimo di una famosa serie di robot, continua imperterrito da 700 anni nella sua opera di spazzino del nostro pianeta disabitato, dove a farla da padrone sono solo centinaia di enormi grattacieli di rifiuti.

Siamo nel 2021, e dalla spazzatura non si è salvato, a differenza del famoso film di animazione del 2008, nemmeno lo spazio; la notizia è circolata velocemente tra i telegiornali, che hanno mostrato le immagini satellitari di una Terra letteralmente circondata di detriti abbandonati in orbita, prodotti dal disuso dei satelliti stessi, da sonde, pannelli solari, parti di navicelle.

Il problema dei rifiuti è solo una delle questioni che stanno costringendo a rivedere in toto la struttura dell’attuale modello di produzione e consumo. L’aumento della popolazione, i costi di produzione in termini di materie prime, l’inquinamento prodotto, sono tutti fattori che stanno mettendo a dura prova la resistenza del sistema.

L’imperante economia capitalista si basa su un processo di tipo lineare, scindibile nelle fasi di estrazione delle materie prime, produzione, uso e scarto del prodotto. L’avvento del consumismo ha fatto sì che la produzione aumentasse a dismisura; la ricerca di risorse da impiegare ha portato ad uno sfruttamento dell’ambiente e dell’ecosistema senza limiti.

I rifiuti prodotti sono sempre di più e sempre più difficili da smaltire, visti i nuovi materiali sintetici. I limiti con i quali ci stiamo confrontando sono intrinseci a questo modello di produzione; un’alternativa è stata vista in quella che appunto viene chiamata economia circolare.

La scommessa di quest’ultima non riguarda esclusivamente la riduzione o addirittura l’eliminazione dei rifiuti, tramite la loro reintegrazione nel processo, ma una rivisitazione delle fondamenta dell’intero sistema economico, in modo da crearne uno alternativo che possa rigenerarsi da solo, garantendo la sua ecosostenibilità.

Si tratterebbe di un’economia il più possibilmente a impatto zero, dove tutto il processo produttivo viene riconvertito, a partire dalla progettazione fino al fine ciclo vita di qualsiasi prodotto, che permetterebbe di limitare la necessità di materie prime naturali. L’economia circolare è la direzione che dobbiamo intraprendere se vogliamo vivere in equilibrio con l’intero pianeta.

La svolta green di Ikea

Sono varie le aziende che stanno facendo propria questa visione e si stanno impegnando con azioni concrete nella transizione verso un’economia più sostenibile. Ikea è tra queste e ad oggi ha realizzato diversi progetti con al centro il rispetto per l’ambiente.

L’azienda ha annunciato di voler trasformarsi entro il 2030 in una realtà circolare in ogni suo aspetto. Ridurre le emissioni, risparmiare risorse preziose, realizzare prodotti con materie provenienti da fonti sostenibili e progettati per esser riutilizzati o riciclati e ridurre lo spreco di cibo: questi i loro obiettivi, i cui sviluppi sono riportati sul report annuale di Ikea, il Sustainability Report, disponibile anche online.

Un’attenzione particolare è rivolta al cibo; Ikea detiene infatti oltre 440 ristoranti nei loro negozi a livello mondiale. Interessante al riguardo è la svolta rappresentata dal vertical farming: l’intenzione è quella di puntare sull’autoproduzione dei prodotti da servire nella propria catena di ristorazione.

Solo un esperimento per il momento, effettuato nei punti vendita di Helsingborg e Malmö, dove sono stati installati due container, alimentati con energia da fonti rinnovabili, dedicati alla coltivazione idroponica di lattuga.

Tale tecnologia consentirebbe un risparmio di acqua stimato attorno al 95%, e del suolo, oltre ad abbattere i costi di trasporto. Allo stesso modo, l’interesse della compagnia si sta rivolgendo sempre più verso un’alimentazione con basso consumo di carne, per ridurre l’inquinamento prodotto dal bestiame; tra le alternative che si stanno valutando, c’à anche il mercato emergente degli insetti commestibili.

Altre collaborazioni sono attive su questo fronte; citiamo quella con WWF, per promuovere coltivazioni sostenibili e politiche forestali responsabili; Ikea Italia inoltre è tra le aziende firmatarie del “Patto contro lo spreco alimentare”, promosso da Too Good To Go, di cui abbiamo recentemente parlato.

Un’altra iniziativa in ottica di sostenibilità è quella di produrre pezzi e materiali di ricambio, in modo da prolungare la vita dei propri prodotti, così come dichiarato da Ikea. Qualcosa di simile era già accaduto negli scorsi anni, quando l’azienda ha iniziato a recuperare prodotti usati e materiali direttamente dai clienti, da rimettere in vendita per una seconda vita, o riciclare.

Una sfida aperta

La svolta di Ikea è quella di molte altre aziende che, presa consapevolezza dei problemi ambientali e dell’insostenibilità del sistema attuale, non possono più fingere indifferenza; esse sono chiamate a confrontarsi con i clienti, sempre più orientato verso brand etici e prodotti attenti al pianeta.

La strategia che guida questi cambiamenti e sulla quale stanno investendo vorrebbe un accostamento di due parole che celano due mondi, finora sempre pensati come in opposizione: business e sostenibilità. La conciliabilità tra i due è una sfida aperta da poco, e non solo ambientale, ma anche sociale. Molto resta ancora da fare; non dimentichiamo che la differenza possiamo farla anche noi, nel nostro piccolo.

  • Condividi su Facebook
  • Condividi su X
  • Condividi su WhatsApp
  • Condividi su LinkedIn
  • Collegamento a Instagram
  • Collegamento a Youtube
Sofia Pianta for Atmosphera lab
Sofia Pianta

Laureata in Filosofia (Unipd), sta proseguendo gli studi presso la laurea magistrale in Scienze Filosofiche. È idealista e curiosa di tutti i tipi di conoscenza. Sempre attenta alle tematiche ambientali, è felice di collaborare con Atmosphera Lab per poter approfondire le sfide del nuovo secolo.

Altri articoli

Stagionalità e produzione locale: il sistema di produzione alternativo dell’Alveare che dice Sì!
  • Scienza e Ambiente

Stagionalità e produzione locale: il sistema di produzione alternativo dell’Alveare che dice Sì!

14/02/2025
Una maglia di calcio color laguna: la partnership tra Ocean Space e Venezia FC
  • Arte

Una maglia di calcio color laguna: la partnership tra Ocean Space e Venezia FC

15/01/2025
Plastica in spiaggia: rifiuto o reperto?
  • Società e costumi

Plastica in spiaggia: rifiuto o reperto?

06/11/2024
Partecipazione attiv(ist)a
  • Società e costumi

Partecipazione attiv(ist)a

14/10/2024
La Sfida dei Gas Serra
  • Società e costumi

La Sfida dei Gas Serra

07/10/2024
Il pericolo dell’ecofascismo
  • Società e costumi

Il pericolo dell’ecofascismo

23/09/2024

Pagine

  • Atmosphera lab
  • Chi siamo
  • Contatti
  • EcoMagazine

Categorie

  • Agricoltura
  • Alimentazione e cucina
  • Animali
  • Architettura e design
  • Arte
  • Attività quotidiane
  • Economia
  • Energia
  • Mobilità e Turismo
  • Moda
  • Scienza e Ambiente
  • Società e costumi

Archivio

  • Febbraio 2025
  • Gennaio 2025
  • Novembre 2024
  • Ottobre 2024
  • Settembre 2024
  • Luglio 2024
  • Giugno 2024
  • Maggio 2024
  • Aprile 2024
  • Marzo 2024
  • Febbraio 2024
  • Gennaio 2024
  • Dicembre 2023
  • Novembre 2023
  • Ottobre 2023
  • Settembre 2023
  • Agosto 2023
  • Luglio 2023
  • Giugno 2023
  • Maggio 2023
  • Aprile 2023
  • Marzo 2023
  • Febbraio 2023
  • Gennaio 2023
  • Dicembre 2021
  • Novembre 2021
  • Ottobre 2021
  • Agosto 2021
  • Luglio 2021
  • Giugno 2021
  • Maggio 2021
  • Aprile 2021
  • Marzo 2021
  • Febbraio 2021
  • Gennaio 2021
  • Dicembre 2020
  • Novembre 2020
  • Ottobre 2020
  • Settembre 2020

INFO

  • Chi siamo
  • Contatti
  • Privacy Policy
  • Mappa del sito

ARTICOLI RECENTI

  • Stagionalità e produzione locale: il sistema di produzione alternativo dell’Alveare che dice Sì!
  • Una maglia di calcio color laguna: la partnership tra Ocean Space e Venezia FC
  • Plastica in spiaggia: rifiuto o reperto?

CONTATTI

atmospheralab@gmail.com

© Copyright 2020 - Atmosphera lab - Developed by Matteo Bazzani
  • Collegamento a Instagram
  • Collegamento a Facebook
  • Collegamento a X
  • Collegamento a LinkedIn
  • Collegamento a Youtube
Scorrere verso l’alto Scorrere verso l’alto Scorrere verso l’alto