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Liberarsi del perfezionismo e diventare sempre un po’ più green

Guida per non trasformare abitudini etiche in performances

Consigli per instaurare abitudini sane ed etiche 

Ciascuno di noi ha provato a disinstallare per sempre Instagram o Facebook dopo aver sentito il video di un coach motivazionale americano o ad instaurare una routine mattutina che prevedesse un risveglio alle 5 di mattina. 

Ciascuno di noi ha anche provato ad utilizzare solo cosmetici vegani, a comprarsi una borraccia, a convincere i propri familiari a non consumare carne tre volte a settimana e ad utilizzare la bicicletta per andare a fare la spesa. 

Nonostante questi sforzi, nessuno di noi si sente autenticamente immune dal peccato di danneggiare l’ambiente con le proprie azioni. In questo articolo si cercherà di spiegare come sia meglio iniziare ad essere “imperfettamente consci verso l’ambiente”, piuttosto che sentirsi frustrati e faticare a perpetuare delle azioni che difficilmente diventeranno abitudini.

Non perfettamente Vegano

Passare dalla più comune dieta mediterranea ad una dieta plant-based può essere complicato e macchinoso. Se si vive da soli, si rischia di non variare spesso alimentazione e di ricadere per comodità nelle ricette alle quali si è più abituati. 

Se si vive con i propri genitori e questi ultimi non condividono la scelta, si rischia di far sembrare questo cambiamento una ribellione estemporanea. Il consiglio è: inizia con l’essere “imperfettamente vegano”. E’ meglio fare questo passaggio gradatamente e far si che diventi un vero stile di vita, rispetto a faticare per mantenere questa scelta e ricadere presto nelle vecchie abitudini.

La nutrizionista vegana più famosa d’Italia, Silvia Goggi nel suo libro “E’ facile diventare (un po’ più) vegano”, sfata diversi miti legati a questo regime alimentare. Nel suo impegno quotidiano su Instagram, sensibilizza i suoi followers sul tema: assicurando che non incorreranno in carenze nutrizionali (integrando la vitamina B12). 

Inoltre tiene a sottolineare che l’importante non è cercare la perfezione in questa nuova scelta alla quel ci approcciamo, ma tentare di farla diventare il più semplice possibile. Nessuna “polizia dei vegani” vi arresterà ad ogni errore commesso. Non prendere questo regime alimentare come una sfida potrebbe aiutarci a mantenerlo con serenità e a far si che gli effetti positivi sull’ambiente siano maggiori.

Non perfettamente Zero Waste

Tutti rimarrebbero scoraggiati se passassero da un giorno all’altro a voler ridurre a zero la spazzatura che producono. Partire in quarta buttando tutti i prodotti che già abbiamo e comprando solo dischetti di cotone e spazzolini di bambù, potrebbe presto farci sentire frustrati perché ci mancano le comodità alle quali eravamo abituati. 

In questo caso, si attiverebbe la dinamica per cui, per rincuorarci, crederemo che le nostre sole abitudini non potrebbero fare nulla di concreto per l’ambiente. Torneremo quindi a comprare i nostri shampoo in confezioni di plastica e i dischetti usa e getta per struccarsi. 

E’ importante non volersi né sentire immediatamente perfettamente ecologisti, né incapaci di poter dare il proprio contributo all’ambiente. Decidere di diminuire drasticamente i rifiuti che si producono (comprando detersivi in polvere, facendo la spesa “sfusa”, non utilizzando contenitori di plastica usa e getta) è un inizio dal quale dobbiamo partire con fierezza. Non c’è nessuna sfida, solo una volontà comune di preservare quello che sentiamo caro.

Non perfettamente Smog Free

Imporsi di prendere la bicicletta ogni giorno per ogni spostamento potrebbe risultare controproducente. Inserire questa abitudine come un piacevole momento per respirare, guardarsi attorno e muoversi, potrebbe renderlo più facilmente una routine. 

Il traffico nelle nostre città è sempre fitto e la qualità dell’aria risente fortemente di questa situazione (si veda qui in tempo reale la classifica della qualità dell’aria nel mondo). Se tutti pian piano iniziassero ad utilizzare la bicicletta o a camminare, la città si svuoterebbe e potremmo respirarla a pieni polmoni. 

Questo breve articolo non vuol essere una spinta a prendere alla leggera queste tematiche e a non impegnarsi concretamente nelle azioni di ogni giorno. Tuttavia, crediamo che sia meglio iniziare imperfettamente ad attuare comportamenti consapevoli verso l’ambiente piuttosto che aspettare di essere perfettamente vegani ed ecologisti (e finire per procrastinare questo passaggio).

Ogni piccolo cambiamento, conta. E rinforzarsi positivamente può solo giovare a stabilire delle abitudini durature, sane e consapevoli delle implicazioni ambientali.

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Laura Farinotti for Atmosphera lab
Laura Farinotti

Laura sta per laurearsi in Filosofia all’Università di Padova. È appassionata di teatro greco antico e di filosofia contemporanea. È anche curiosa di Digital Marketing, in particolare quello che riguarda i Social Network. Felice di collaborare con una rivista che promuove uno stile di vita etico e sostenibile.

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